Vigilia di campionato per l’Olbia che domani, alle 12:30, è chiamata a scendere nuovamente in campo al Nespoli per il recupero della sfida con la Pro Sesto, rinviata lo scorso 6 febbraio.
A presentare il delicato impegno casalingo è stato Gigi Lavecchia. Il vice di Max Canzi, sollecitato dalle domande dei cronisti nel corso della videoconferenza, ha iniziato il suo intervento rievocando il pareggio conquistato a Vercelli: “Un punto importantissimo perché si tratta di un risultato arrivato con la prestazione. Nelle ultime partite qualcosa non aveva funzionato e credo che domenica a fare la differenza sia stata l’attenzione che abbiamo mantenuto alta in ogni frangente di gara. È chiaro – prosegue il tecnico – che il risultato vero è quello che ti dà i tre punti, ma a Vercelli, nonostante ci siamo andati vicini, non era facile né scontato“.
Ora sotto con la Pro Sesto, compagine che stazione a centro classifica e che è tornata a giocare dopo tre turni di stop forzato proprio domenica contro la Pistoiese, gara che i toscani hanno pareggiato nei minuti di recupero per 2-2: “È una partita per noi importante alla quale arriviamo pronti e con le giuste energie mentali, corroborate da quanto di buono abbiamo fatto vedere due giorni fa . L’avversario lo conosciamo bene, esibisce un buon palleggio e ha buone individualità“. Lavecchia non vuol sentire parlare di vittoria a ogni costo e spiega perché: “Credo che non ci siail bisogno di dirlo, la classifica comanda su tutto e i ragazzi lo sanno. Quello di domani è un recupero e noi abbiamo il dovere di recuperare terreno in classifica. Non ragioniamo sul ‘cosa succede se’, ma sul qui e ora. E adesso serve mettere in campo lo stesso atteggiamento e la stessa attenzione di Vercelli“.
Contro la squadra di Modesto si è vista un’Olbia giocare in maniera aggressiva e ricercare i duelli uomo contro uomo. Contro la squadra di Parravicini, invece, che Olbia sarà? “A Vercelli – spiega il vice di Canzi – abbiamo adottato uno stile di gioco che ben si adattava alle giocate codificate dell’avversario. La tipologia di pressione che eserciteremo sull’avversario di domani sarà diversa, a non cambiare dovrà essere l’intensità e l’aggressione al portatore di palla. Quelle non ci devono mai mancare, poi quando la palla l’avremo noi certamente dovremo essere sbarazzini e incisivi nel fare la differenza per vincere“.
In chiusura si passa quindi a ipotizzare le possibili soluzioni sull’undici titolare, stanti i rientri dalla squalifica di Arboleda e Ladinetti e lo stop di un turno di Udoh: “Le variabili da tenere in considerazione sono sempre tante, dalla condizione fisica alla valutazione di chi possa incidere meglio dall’inizio o a partita in corsa. Sulla corsia di destra sia La Rosa che Arboleda offrono garanzie, così come davanti una soluzione potrebbe essere partire con Cocco al fianco di Ragatzu ma anche valutare un piano B. Tutti stanno dando il massimo in allenamento e questo non può che darci fiducia. Abbiamo ancora qualche ora per ragionarci su“.