Il messaggio più forte e profondo, un messaggio di forza autogena, Max Canzi lo manda in chiusura di videoconferenza: “L’arma più affilata dell’Olbia è la grande coesione e armonia che regnano all’interno del gruppo. Lo spogliatoio è composto da uomini veri che sanno quello che vogliono e dove vogliono arrivare, ma soprattutto che sanno che il noi viene prima dell’io“.
Tradotto: ogni avversario, contro le maglie bianche, dovrà sudare. Sì, anche l’Alessandria, la big del girone a caccia della rimonta in classifica e di quell’assalto alla promozione fallito nell’ultimo quadriennio. “Ce la dovremo vedere contro una squadra di altissimo livello – spiega Canzi in apertura dell’incontro virtuale con i cronisti – costruita per vincere questo campionato e che, nella ricerca del meglio, non si è fermata nemmeno nel mercato di riparazione andando a rinforzarsi con giocatori e un allenatore di categoria superiore. Vogliono alzare l’asticella, ma davanti troveranno una squadra determinata a vendicare tanto il ko di Pontedera quanto lo smacco dei quattro gol subiti all’andata, quando rimanemmo in gara fino alla metà del secondo tempo. C’è voglia di rivalsa“.
L’Olbia è consapevole del valore dell’Alessandria ma non avrà paura di giocarsela fino in fondo: “Abbiamo costruito un’identità precisa che ci porta sempre a giocare per i tre punti perché nessun avversario è imbattibile. Certo, sappiamo che davanti avremo una squadra diversa sia dal Grosseto che dal Pontedera. Serviranno aggressività e massima attenzione tanto nella fase difensiva quanto nella fase conclusiva“.
A proposito del reparto offensivo che sembra essersi sbloccato, il tecnico continua a battere il ferro: “Ultimamente stiamo segnando con maggiore regolarità, ma i numeri dicono che abbiamo ancora uno dei peggiori attacchi del girone, per cui c’è da continuare a correre sulla strada del miglioramento“. Così come, nella fase difensiva, c’è qualcosa da registrare in maniera definitiva: “È vero – riconosce il tecnico – stiamo subendo reti molto simili tra loro e c’è un po’ di fastidio perché è un qualcosa su cui abbiamo sempre lavorato. Spesso è la sommatoria di errori individuali che porta a prendere gol, per cui c’è da migliorare“.
Contro l’Alessandria tornerà a disposizione Giandonato: “Un giocatore per noi molto importante, ma devo dire che nelle ultime partite, Pontedera compresa, tutto il centrocampo ha fatto bene. Ladinetti play? Domenica scorsa ha giocato una partita a due facce: molto bene in fase di impostazione perché è un accentratore nato e questo permette alla squadra di giocare per vie centrali, ma è stato troppo molle in fase di interdizione. Sul gol dell’1-1 doveva proteggere meglio e con più decisione la porta. Ha un grande futuro davanti a sé, ma il percorso di crescita c’è per tutti“.
In chiusura, sollecitato, Canzi spende una battuta per Ragatzu: “Ha un entusiasmo unico e contagioso che lo porta a dare sempre il massimo in ogni frangente. Nelle ultime partite questa generosità si è tradotta nella ricerca del pallone anche in zone del campo diverse. Io gli sto chiedendo di restare più vicino alla porta, all’area di rigore. Perché è lì, dove può far più male, che deve dare libero sfogo al suo enorme talento“.