“Una partita importante“. È così che Max Canzi parla alla vigilia di Olbia-Pontedera, il match che domani alle 14:30 vedrà i bianchi scendere in campo al Nespoli contro una delle formazioni più in forma del girone, reduce com’è da tre vittorie consecutive che l’hanno proiettata in zona playoff. Importante, certo, ma non decisiva, rimarca il tecnico: “Questo campionato si sta dimostrando talmente livellato e corto nella classifica che a novembre non si può parlare di partite crocevia. Indubbiamente, però, noi dobbiamo dare una svolta e per questo ci siamo preparati in settimana“.
A quota 21 punti, il Pontedera è una squadra che presenta, nei numeri espressi delle reti fatte e subite, alcune somiglianze con l’Olbia: “Si tratta di una squadra di categoria che milita in Serie C da tantissimo tempo. Una squadra che ha sempre ben chiari gli obiettivi e che dispone di una società strutturata e di un progetto tecnico ben preciso che va avanti da diversi anni. Stanno facendo bene, la classifica lo dimostra, ma a differenza degli altri anni, in questa stagione stanno finalizzando tanto e subendo altrettanto. Qualcosa è cambiato, come del resto per noi“.
La fase difensiva, tallone d’Achille dell’Olbia targata 2021/2022: “Negare l’esistenza di un problema sarebbe controproducente. È evidente che c’è qualcosa che non sta funzionando. Rimedi? Stiamo lavorando a diverse soluzioni che sostanzialmente, come sempre quando qualcosa non funziona, possono essere di due tipi: cambiare atteggiamento o cambiare interpreti nel ruolo. Avendo ben cura – puntualizza il tecnico – di preservare l’efficacia raggiunta in zona gol. È mio preciso dovere trovare il giusto equilibrio“.
E a proposito di gol, sabato a Teramo si è celebrata la sesta doppietta di Ragatzu nella sua carriera in maglia bianca: “È un piacere vederlo giocare così, Daniele è un giocatore che ama il calcio e lo dimostra con l’impegno quotidiano e con la sua immensa qualità“. Gli stessi ingredienti che presto potrebbero sbloccare Biancu, apparso in continua crescita: “Sabato si è sacrificato, dando una grande mano in fase di non possesso, quando si abbassava sulla linea del centrocampo giocando in una mediana a due. Sta crescendo e sa di poter dare tanto“.