Tre mesi esatti. Tanto ci è voluto prima che l’Olbia potesse tornare a riassaporare la gioia della vittoria. E il fatto che il riscatto sia arrivato contro la regina delle pretendenti al successo finale, ripaga gran parte delle amarezze vissute nel corso della stagione. L’Olbia batte l’Entella e lo fa al termine di una partita giocata su standard qualitativi e agonistici che elevati è dir poco. Lo fa con una doppietta di un Ceter tornato decisivo, lo fa con una prova corale dove se brillano le stelle di Cotali, di Iotti e di Ragatzu, di certo non lo fanno più di quelle di tutti gli altri. 

I Guardiani del Faro si regalano un pomeriggio e una pagina da almanacchi del calcio, scrivendo dell’Olbia una pagina che già profuma di storia. Perché l’Entella è dannatamente forte, completa e temibile in ogni suo componente, ma il collettivo biancolbiese lo è stato di più. Brava a reggere la forza d’urto avversaria nei primi 10′, l’Olbia è venuta fuori come il miglior diesel, inscenando un calcio godibile fatto di scambi, sovrapposizioni e soprattutto un ferreo carattere. È un’Olbia che infiamma, diverte ed entusiasma. Tanto che quando Ceter rompe l’equilibrio al 39′ con un colpo di testa ravvicinato, il catino del “Nespoli” esplode in tutta la sua gioia. E non c’è Mota Carvalho che tenga: perché è vero che l’Entella pareggia pochi secondi dopo, ma la sensazione sugli spalti è che oggi i tre punti saranno affare locale.

Così nella ripresa l’Olbia scende in campo ancora più attenta e determinata. Sa aspettare, gioca, vince contrasti e duelli aerei. Porta insomma la squadra del Tigullio per l’aia, alzando sapientemente i ritmi con il passare dei minuti. Restano in gola gli urli per una semi rovesciata di Ragatzu fuori dallo specchio per centimetri e già pronta a essere insignita di premi e cotillon decennali, per un tap-in di Ceter fallito di pochissimo e poi ancora per un fischio di fuorigioco affatto dubbio con l’attaccante colombiano lanciatissimo verso la porta avversaria. Ma i tamburi rullano ormai da troppo, così all’81’ Ragatzu pennella l’ennesima sfumatura del suo capolavoro, mentre Ceter vola in cielo e battezza con la testa l’angolo della vittoria. La resistenza al ritorno ligure è intelligente e inscalfibile. Il triplice fischio liberatorio. Si torna a vincere. Ed è una bellissima sensazione. 

TABELLINO 
Olbia-Entella 2-1 | 22ª giornata

OLBIA: Marson, Pisano (46’ Pinna), Bellodi, Iotti, Cotali, Vallocchia (67’ Biancu), Muroni, Pennington, Ragatzu, Ceter, Ogunseye. A disp.: Crosta, Van der Want, Pitzalis, Cusumano, Bah, Peralta, Maffei. All.: Michele Filippi
ENTELLA: Massolo, Belli (85’ Petrovic), Pellizzer, Baroni, Crialese, Nizzetto, Paolucci, Eramo (59’ Icardi), Ardizzone (85’ Martinho), Mota Carvalho (69’ Caturano), Mancosu. A disp.: Paroni, Cleur, Petrovic, Adorjan, Di Cosmo, Martinho, De Santis, Bonini, Gragnoli, Lipani. All.: Roberto Rocco Boscaglia
ARBITRO: Michele Di Cairano (Airano Irpino). Assistenti: Mattia Massimino (Cuneo) e Claudio Gualtieri (Asti)
MARCATORI: 39’ e 81’ Ceter, 41’ Mota Carvalho (E)
AMMONITI: 15’ Pellizzer (E), 65’ Vallocchia, 89’ Pennington
NOTE: recupero: 3’ st

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