“Ci aspetta una partita insidiosa”

Prima di scendere in campo per la seduta di rifinitura che precede l’imbarco dell’Olbia sul volo che nel pomeriggio lA porterà a Milano, l’allenatore Max Canzi ha presentato alla stampa l’incontro che i suoi uomini sono chiamati ad affrontare domani alle ore 15 sul campo della Giana Erminio

Uno scontro diretto nella zona calda, questo dice la classifica oggi: “Indubbiamente, sarà una partita delicata che dobbiamo però temere né più né meno delle altre che abbiamo affrontato e che affronteremo. Veniamo da risultati e prestazioni importanti contro squadre di vertice, ma questo è un campionato aperto nel quale ogni domenica si ha la conferma di come tutti possono giocarsela contro tutti. Noi siamo sempre chiamati a dare di più perché quanto fatto sinora non basta, ma la partita di domani non sarà un’ultima spiaggia“. 

La Giana ha cambiato tecnico, Oscar Brevi ha preso il posto di Cesare Albè, ma alla prima uscita è arrivata una sconfitta contro il Grosseto: “Come ho già detto in passato – specifica l’allenatore bianco – non credo nelle scosse o negli shock, ma nel lavoro e nella costanza. Conosco Oscar da tantissimo tempo, è un allenatore che stimo e che potrà dare tanto alla Giana, una squadra che merita più punti in classifica di quelli che ha conquistato. Sarà, per noi, una gara ricca di insidie“. 

Quattro risultati utili consecutivi, ma per i bianchi ancora troppa fatica a trovare la via della rete su azione: “È un dato oggettivo. La nostra fase offensiva è ancora deficitaria. Ci portiamo dietro questo problema dall’inizio della stagione e stiamo lavorando duramente per eliminarlo. I dati dicono che arriviamo alla conclusione ma che non concretizziamo. I tanti rigori conquistati nelle ultime partite, però, sono una spia del fatto che la nostra pericolosità è tangibile e incide più di prima“. Se l’attacco deve asciugare le polveri, la difesa sta dimostrando una solidità che infonde fiducia: “Allo stato attuale delle cose – spiega Canzi – i gol subiti sono stati troppi, ma penso che se si tolgono un paio di brutte imbarcate, la media sia abbastanza buona. In generale, sia giocando a tre che giocando a quattro, abbiamo dato la sensazione di essere solidi sinora“. 

In chiusura si torna a parlare di Giandonato e della sua posizione in campo: “Da grande professionista quale è, quando qualche settimana fa abbiamo parlato di un suo impiego come trequartista, ha dato grande disponibilità anche perché già in passato aveva ricoperto quel ruolo. Certamente sappiamo che il ruolo che sente più congeniale è quello di mediano, ma l’avanzamento ci ha permesso di aumentare la qualità nelle giocate del reparto offensivo e di mantenerla anche in fase di impostazione con l’impiego di Ladinetti. I giocatori di talento devono giocare insieme, sta all’allenatore trovare il modo. Con Manuel – sottolinea il tecnico – c’è un rapporto di stima reciproca professionale e umana. Le sostituzioni non gradite? Fa parte del gioco. Se si mantiene il rispetto verso il compagno che entra, è un segnale positivo quando un giocatore esce dal campo arrabbiato per la sostituzione. È la dimostrazione che vorrebbe continuare a dare una mano alla squadra“. 

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