“Cocco? Un giocatore che ho sempre voluto”

A presentare l’ultimo arrivato in casa Olbia, Andrea Cocco, c’era questo pomeriggio il presidente dei bianchi Alessandro Marino. Il patron non ha nascosto la soddisfazione per l’esito di una trattativa nata a metà della scorsa settimana ed entrata nella fase calda e terminale tra ieri e oggi. 

SULL’ACQUISTO DI COCCO.Penso che sia un onore avere in rosa un giocatore dell’esperienza e del valore di Andrea” – premette Marino. “L’operazione nasce qualche giorno fa, l’entourage del giocatore ha espresso interesse per l’Olbia e io non ho voluto perdere l’occasione. L’operazione esula dalle circostanze del momento, avrei preso Andrea in qualsiasi situazione perché è un giocatore che ha ancora tanto da dare. Si tratta di un attaccante che ho sempre apprezzato molto e che provammo già due anni a fa portare qua da noi. Oggi si trova in un momento della sua carriera nel quale può raggiungere ancora grandi obiettivi e farlo, idealmente, per la propria terra rappresenta certamente un fattore distintivo importante“. 

SULL’ESONERO DI FILIPPI. La conferenza scivola quindi sugli altri argomenti contingenti, a partire dall’esonero di mister Filippi formalizzato nella giornata di ieri: “L’avventura con Filippi si è conclusa con un epilogo che presenta circostanze ben diverse rispetto all’anno scorso. Uso un’espressione poco calcistica per dire che abbiamo fatto di tutto per salvare questo matrimonio. Il mister ha sperimentato nuove soluzioni per provare a rimettere in carreggiata la squadra, ma non è riuscito nell’intento. La decisione era inevitabile. Il capitolo è chiuso e guardiamo avanti“. 

SUL NUOVO TECNICO. La scelta del nuovo allenatore seguirà un iter attento e scrupoloso: “Non intendiamo fare scelte avventate, vogliamo che a guidare l’Olbia sia la persona giusta per il progetto. Abbiamo già avviato i primi contatti e valuteremo prendendo il tempo che serve. Il profilo dell’allenatore sarà sempre lo stesso: deve incarnare i valori del lavoro e della programmazione per costruire il nostro prossimo futuro. L’esperienza non deve essere l’unico parametro, guardiamo all’approccio generale, ma certo avere qualche anno di conoscenza della categoria può essere comunque un vantaggio. Per il momento ci avvaliamo della professionalità del nostro staff che saprà traghettare la squadra al nuovo approdo“. 

SULLA CONTESTAZIONE. Sollecitato al riguardo, il presidente commenta quindi il malumore esternato allo stadio nel corso della partita contro il Novara da un gruppo di tifosi: “Bisognerebbe anzitutto chiarire cosa c’è alla base della contestazione. Se si intende dire che quest’anno c’è stato un disimpegno o che si sia speso meno del passato, si sbaglia perché il budget messo a disposizione è lo stesso degli scorsi anni. Se invece mi si dice che il budget è stato speso male, è una critica che accetto ma che non condivido perché resto fermamente convinto che la squadra valga più di quello che ha sinora dimostrato. Come ho premesso in estate, questa squadra sta aprendo un ciclo e un periodo di rodaggio era da mettere in conto“. 

SULLA SQUADRA. Il valore della squadra resta è un tema sul quale il numero uno bianco sviscera nei dettagli: “Il nostro monte ingaggi è più vicino alla metà della classifica che al 17° posto. Quindi esiste un gap tra gli stipendi e la posizione che attualmente occupiamo. Anche per questo sono convinto che la squadra, sino ad oggi, non abbia reso secondo il proprio potenziale. E vorrei puntualizzare anche sul fatto che non è l’esperienza a mancare: questa, compreso forse anche il campionato di Serie D, è la squadra che mette in campo più esperienza se guardiamo all’età media e alle partite giocate. Oggi ci sono da recuperare fiducia, autostima e giusto atteggiamento. Sono questi i presupposti dai quali ripartire per andare a giocare contro la Pergolettese una partita di grande intensità“. 

SULLA POLITICA DEGLI UNDER. Nel corso della conferenza si parla anche della scelta societaria di schierare 5 under in campo: “L’idea che ha e sempre avrà l’Olbia è quella che esigenze di bilancio ed esigenze di campo debbano conciliarsi. La Serie C è una categoria in cui pagare gli stipendi è faticoso e per l’Olbia non c’è un’eccezione. Detto questo, il nostro è un girone dove, escluso il Monza, tutte le squadre adottano la politica degli under. Come sostenevo ai tempi per Pinna, Cotali e Bellodi, tanto per fare tre nomi, chi oggi è con noi dispone di potenziale e talento per scalare le categorie. Il nostro problema non sono gli under o la flessibilità del loro impiego, ma il raggiungimento di un’alchimia interna che ci permetta di svoltare. Tutti, nessuno escluso, devono dare di più perché questo avvenga. Squadre che replicano il nostro stesso modello come Pontedera e Renate hanno trovato subito la quadra e oggi stazionano ai vertici del girone“. 

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