All’Olbia gli applausi, al Cesena i punti. È con questa amarissima sintesi che si consegna agli annali il primo Olbia-Cesena della storia. Una gara bella, vibrante, condotta (e a tratti dominata) dai bianchi con una superiorità tecnica che ha entusiasmato, eppure portata a casa da un avversario che fa poco per vincere, riuscendoci al 94′ con un colpo di tacco di Caturano (in posizione irregolare diranno le immagini).
L’Olbia, che il gol l’aveva assaporato con la traversa colpita al 20′ da Brignani dopo la miracolosa deviazione di Nardi e in almeno altre quattro nitide circostanze, paga il conto salato di un’inferiorità numerica arrivata al 76′ per effetto della seconda ammonizione inflitta a Brignani e soprattutto la leggerezza di un a dir poco strepitoso Arboleda che, persa palla sulla trequarti, innesca l’azione valsa i tre punti al Cavalluccio Marino.
Di certo c’è che questa Olbia ha fatto entusiasmare e riconciliare il calcio con l’estetica. Un gioco irretente e brioso orchestrato da un sublime Chierico (oggi in cabina di regia) spalleggiato dagli alfieri Lella e Palesi. Il tutto, a beneficio di un tridente spurio composto da Ragatzu (grande prova di qualità e sacrificio tra le linee), Mancini e Udoh. Le occasioni costruite dall’ariosa manovra biancolbiese dicono di un Mancini che si libera e va al tiro al 4′, di Ragatzu che al 20′ manca il tempo per il tiro sul cross di Udoh innescato da una ripartenza timbrata Arboleda-Mancini, della clamorosa traversa, legno salvifico per il reattivo Nardi, colpita da Brignani, e ancora, al 45′, con la botta di Palesi che il portiere blocca sul primo palo.
Nella ripresa, maggiore equilibrio, con il Cesena che prova ad alzare il baricentro producendosi in una conclusione al 49′ di Bortolussi che termina di poco alta. Al 52′, un’altra ghiotta occasione per l’Olbia, con Udoh che all’altezza dell’area piccola calcia alto. Brignani al 58′ è provvidenziale nel respingere il rasoterra di Bortolussi, poi al 60′ una splendida giocata di Ragatzu chiama Mancini a una girata che viene deviata in corner. È il momento dei cambi, Viali li esaurisce tutti entro il 70”, Canzi risponde con l’ingresso di Occhioni. In campo c’è equilibrio, poi l’espulsione di Brignani galvanizza il Cesena. L’iniziativa dei romagnoli è però ben controllata tanto che è l’Olbia a dar l’impressione di poter trovare il gol con le iniziative di Udoh e Chierico, ma soprattutto con il colpo di testa di Occhioni che all’88’ non inquadra lo specchio.
Scampoli finali. La gara sembra scorrere verso il pari, quando la palla persa da Arboleda si tramuta in un cambio di gioco e un cross rasoterra che Caturano corregge in rete. È un insperato tripudio per gli ospiti, una beffa che brucia per un’Olbia che oggi ha dimostrato di poter essere grande.
TABELLINO
Olbia-Cesena 0-1 | 5ª giornata
OLBIA: Ciocci, Arboleda, Brignani, Emerson, Travaglini, Lella, Chierico, Palesi (75’ Boccia), Ragatzu, Udoh (90’ Demarcus), Mancini (62’ Occhioni). A disp.: Van der Want, Pisano, Glino, Scanu, Giandonato, Biancu, Pinna. All.: Max Canzi.
CESENA: Nardi, Ciofi, Mulè, Pogliano (62’ Lepri), Yabre (46’ Steffè), Ilari (70’ Berti), Ardizzone, Pierini (70’ Tonin), Bortolussi, Shpendi C. (57’ Caturano). A disp.: Fabbri, Benedettini, Brambilla, Munari, Nannelli, Shpendi S. All.: William Viali.
ARBITRO: Aleksandar Djurdjevic (Trieste). Assistenti: Giuseppe Cesarino (Castellamare di Stabia) e Manuel Marchese (Pavia). Quarto ufficiale: Leonardo Di Mario (Ciampino).
MARCATORE: 94’ Caturano
AMMONITI: Brignani, Shpendi C. (C), Pierini (C), Lepri (C), Berti (C), Ciocci
ESPULSO: Al 74′ Brignani per doppio giallo
NOTE: Recupero: 3’ pt, 5’ st. Spettatori: 488. Incasso: 3450 €.