Mettere la museruola a Moscardelli era l’obiettivo personale. Vincere, quello di squadra. Per Paolo Dametto, una domenica da incorniciare da leader di una difesa che ha saputo restare inviolata nel momento più duro: “Si tratta sicuramente di una vittoria tanto sofferta quanto meritata. Nella prima mezz’ora l’Arezzo ha giocato a ritmi altissimi e noi siamo stati bravi a tenere botta e a reggere la forza della loro spinta, anche con un pizzico di fortuna“.
La svolta è arrivata guardandosi negli occhi negli spogliatoi: “Ci siamo detti che non potevamo continuare così e che serviva una reazione. Abbiamo limato alcune imperfezioni che ci rendevano frenetici e precipitosi nel primo tempo e nei secondi 45′ siamo saliti in cattedra prendendo il comando del gioco. Loro sono calati e noi siamo stati bravi ad approfittarne con le giocate di Murgia e Ragatzu“. È arrivata la quinta vittoria stagionale: “Abbiamo dimostrato di essere un gruppo di amici che sa soffrire da squadra senza perdere i riferimenti“.
L’Olbia sale a quota 17 punti. C’è di che essere orgogliosi, ma anche la consapevolezza di dover mantenere i piedi ben saldi a terra: “Il nostro obiettivo è la salvezza, ma ci piace stare in alto e ci godiamo il momento sapendo che siamo solo all’inizio di un lungo viaggio. Se vogliamo confermarci, non dovremo cullarci sugli allori ma continuare a dare il massimo in ogni allenamento“.