È un mister Filippi comprensibilmente amareggiato quello che si presenta in sala stampa per commentare la sconfitta rimediata dall’Olbia sul Comunale di Arezzo. Una partita condotta con presenza e mordente dall’inizio alla fine: “Ancora una volta siamo qui a commentare una partita dalla quale, anche se avessimo pareggiato, avremmo comunque avuto di che recriminare. La squadra ha disputato una prestazione di spessore in un contesto da categoria superiore, mettendo sotto un avversario, l’Arezzo, come nessuno forse era stato in grado di fare quest’anno. Eppure se ci troviamo a commentare un risultato che non soddisfa, bisogna sicuramente cercare di capire i motivi”.
Ci sarà una settimana per metabolizzare un ko che fa certamente male perché totalmente immeritato. L’Olbia ha sterilizzato il gioco dell’avversario contrapponendo un calcio frizzante e avvolgente che l’ha portata a sfiorare la rete in almeno tre limpide occasioni. Di contro, l’Arezzo gioisce per una rete su palla inattiva che premia oltre i meriti la squadra di Dal Canto: “Questa è l’amara verità, continuiamo a raccogliere complimenti pochi punti per quanto produciamo. Fare la partita qua denota carattere e personalità, ma fa rabbia andare via senza niente. Non possiamo che buttare giù questa dose di veleno che brucia davvero tanto. Da domani voglio vedere nei ragazzi quello stesso veleno trasformarsi in energia positiva”.