Sfida tra città di mare, sfida tra città di porto. Percorrendo la rotta dello iodio e della salsedine in direzione Penisola, l’Olbia ha incrociato il Livorno per 9 volte nella sua storia. Il match in programma domenica 19 novembre alle 16:30 sarà dunque la decima sfida tra amaranto e bianchi, in un confronto che ha trovato la sua prima materializzazione nel campionato di Serie C 72/73, quando l’Olbia strappò il pareggio pareggiando con Casini all’89’ l’iniziale vantaggio di Cencetti.
Nel campionato successivo, la squadra toscana risolse la contesa con una vittoria di misura (1-0), ripetendosi nella stagione 75/76 con il medesimo risultato. L’annata successiva premiò ancora una volta gli amaranto che si imposero nettamente con il risultato di 3-1 (di Bagatti, su rigore, la rete dell’Olbia), mentre nel 77/78 i padroni di casa conquistarono la vittoria con un 2-0. Dopo gli incroci dei “favolosi” Settanta, nel decennio successivo le due squadre si ritrovarono nel campionato di Serie C2. Due confronti risoltisi con altrettante vittorie amaranto (2-0 nell’83/84 e 3-0 nell’89/90) che anticiparono l’1-1 con il quale l’Olbia uscì imbattuta dall’Ardenza nel campionato 90/91, rimontando con Leoncini l’iniziale vantaggio di Pisasale. Tra il secondo risultato utile dei bianchi e l’ultimo precedente giocato nello scorso campionato (gol di Capello nella sconfitta per 3-1), una sfida di Coppa Italia, risoltasi anch’essa in favore della squadra toscana (2-1).
Ardenza dunque stregata, o quasi, per i bianchi. Due soli pareggi e sette sconfitte. La statistica, insomma, non gioca a favore dell’Olbia di Mereu, che invece nella stagione 89/90, da tecnico del La Palma, impose alle triglie labroniche lo 0-0. Corsi, ricorsi e ricerca delle prime volte. Per l’Olbia, sul campo della capolista, uno stimolo ulteriore per provare a scrivere una nuova impresa.