In testa al campionato per 11 giornate (9 delle quali in solitaria) lungo tutto il girone d’andata, l’Arzachena può a ragione considerarsi come la sorpresa del girone G targato 2015/2016. E nonostante l’abdicazione avvenuta con l’inizio del nuovo anno, la squadra smeraldina guidata da Mauro Giorico (alla guida dell’Olbia nelle stagioni 2012/2013 e 2013/2014), ha mantenuto – contrariamente ai pronostici – lo status di mina vagante del torneo, stazionando costantemente in quella zona playoff a cui ha dovuto rinunciare per la prima volta solo domenica scorsa dopo il pari interno con il Lanusei.
Squadra compatta e organizzata, che gioca corto e che si è dimostrata capace di risultati eclatanti, l’Arzachena ha messo in mostra una grande forza soprattutto tra le mura amiche, dove ha raccolto ben 33 punti, pari al 67% del totale. Vittorie importanti ed eclatanti come il 2-0 alla Torres e il 4-0 al Grosseto, ma anche il 3-2 al Rieti e l’1-0 alla Viterbese hanno caratterizzato sin qui il percorso dei biancoverdi, che contro l’Olbia dovranno fare a meno degli squalificati Manzini e Fideli, ma potranno contare sul rientrante Brack al centro della difesa.
Con appena 8 reti subite, l’Arzachena è la seconda difesa meno perforata se si tiene conto delle sole sfide casalinghe. Nel complesso la rosa ha raggiunto la giusta alchimia tra elementi esperti e linea verde. Della prima schiera fanno certamente parte la temibile coppia d’attacco Branicki-Sanna (11 gol a testa), il centrale difensivo Boi e il regista Bonacquisti, mentre tra i fuoriquota si sono distinti il terzino Dedola e l’esterno d’attacco Oggiano (classe 1998 in prestito dal Cagliari), quest’ultimo autore di 4 reti in 26 presenze.
La tranquillità garantita dai 49 punti in classifica e la serenità di chi sa di non avere niente da perdere, nonostate la frenata nelle ultime uscite (5 punti in 5 gare) sono ulteriori pericolose armi di un gruppo che arriva a questo sprint finale coronando un biennio ricco di soddisfazioni.