La classica stagione storta che, iniziata male nel segno di infortuni e amalgama mancata, non è riuscita a raddrizzarsi in corso d’opera. Si può riassumere con questa brevissima descrizione l’annata dell’Astrea, prossimo avversario dell’Olbia domenica 6 marzo, all’andata sconfitto dai bianchi in quel di Roma per 4-2 con gol di Mastinu (tripletta) e Formuso. Fanalino di coda con 13 punti frutto di 3 vittorie e 4 pareggi, i “ministeriali” arrivano alla trasferta del “Nespoli” con un ruolino negativo di 12 partite perse nelle ultime 13 uscite. Nell’ultimo impegno, la sconfitta a domicilio contro il Castiadas, in quello che poteva considerarsi un autentico scontro salvezza. Salvezza che ora dista, nelle posizione occupata in coabitazione da San Cesareo e Cynthia, 10 punti.
La sconfitta per 2-1 contro la squadra di Mereu (in un “Casal del Marmo” ridotto a pantano per la forte pioggia) ha detto comunque che l’Astrea, nonostante la classifica, non intende alzare bandiera bianca prima del tempo. Ne sa qualcosa anche il Grosseto, che lo scorso 24 gennaio ha dovuto faticare per avere ragione dei biancoblù (4-2), ma anche la Torres che nel girone d’andata si è vista imporre il pari (1-1) al “Vanni Sanna”. Contro l’undici del Castiadas, i laziali sono scesi in campo con un un 4-3-3 dinamico che in fase di non possesso si trasformava in un coperto 4-5-1 sorretto da un atteggiamento tattico molto aggressivo che ha portato i locali a chiudere tuttavia la gara in 9 uomini.
Fondata nel 1948 e appartenente al Ministero di Grazia e Giustizia, l’Astrea è una squadra esperta di questa categoria dove milita con discreti risultati da 17 stagioni dopo 8 campionati disputati nei professionisti inframezzati da una retrocessione nel 1996 prontamente riscattata l’anno successivo con la promozione e la vittoria della Coppa Italia Dilettanti. Il club annovera tra le proprie fila giocatori di spessore e dal curriculum importante quali l’attaccante Di Iorio, bomber navigato con 65 reti all’attivo in sei stagioni con la maglia biancoblù, l’agile punta Simonetta (cresciuto nelle giovanili della Roma) e il centrale difensivo ex Lazio Sannibale.
Passato biancoceleste anche per Simone Rughetti, giovanissimo tecnico (classe 1985) della compagine romana, lo scorso anno alla guida del Cynthia. Il tecnico è subentrato il 9 gennaio a Emanuele Ripa e ha ereditato una situazione di classifica già abbastanza deficitaria, con l’Astrea che navigava in fondo alla classifica a quota 10 punti. Rughetti ha esordito con una sconfitta di misura a Trastevere, per poi riscattarsi 7 giorni dopo contro l’Ostia Mare in quella che ad oggi è stata l’unica vittoria ottenuta dalla squadra nel girone di ritorno. Da allora 6 sconfitte in altrettante gare con un record di 4 reti realizzate e 19 subite.
Contro l’Olbia Rughetti dovrà fare a meno di Prevete e Italiano, entrambi fermati per un turno dal giudice sportivo a causa delle espulsioni rimediate contro il Castiadas domenica scorsa.