Dopo tre sconfitte consecutive, l’Olbia riparte da Gubbio con un pareggio. Certo, il gol con il quale Ragatzu aveva sbloccato la gara a inizio ripresa aveva fatto pensare che i tre punti fossero alla portata, ma l’immediato pareggio degli eugubini ha guastato i piani dei bianchi: “Credo che il pareggio sia il risultato più giusto – ammette Max Canzi –, il Gubbio ha avuto supremazia territoriale, ma quanto a occasioni create ci siamo equivalsi. Anzi, le nostre sono state anche più nitide“.
Un punto che non rilancia la classifica ma che consente comunque di ripartire: “Quando non si riesce a vincere, non bisogna perdere, specie se, come capitato a noi, si arriva da tre sconfitte di fila e un po’ di sfortuna. Questo pareggio è comunque importante perché abbiamo dimostrato a noi stessi che ci siamo“.
L’Olbia di scena a Gubbio è sembrata più contratta di quella che aveva a tratti incantato contro l’Entella. Merito dell’avversario odierno? “Senza nulla togliere al Gubbio, se oggi non siamo stati meno brillanti è più per demerito nostro. Pur facendo bene in fase di non possesso, ci siamo portati dietro un po’ di paura legata ai recenti risultati che ci ha fatto perdere lucidità in fase di possesso. Siamo stati troppo frenetici commettendo errori che di solito non facciamo“.
La prova del collettivo è stata coriacea e guardinga, ma il tecnico, sollecitato, spende parole d’elogio per due colonne del gruppo: “Se devo fare una menzione particolare, la faccio per Pisano e Ragatzu che hanno disputato una grande gara“.
In chiusura è già futuro, è già Reggiana: “Non vediamo l’ora di tornare in campo giovedì. Cercheremo di ottenere il massimo“.