“Il mio primo pensiero va a mia zia. Vorrei dedicare questa vittoria a lei, che è mancata nella notte di venerdì e a tutta la mia famiglia“. Sono le parole con le quali il mister Michele Filippi apre la conferenza post partita dal “Franchi” di Siena, dove la sua Olbia è riuscita nell’impresa di battere il Siena.
“Siamo venuti qua con il forte desiderio di provare a vincere” confida il tecnico quando inizia l’analisi del match al cospetto dei cronisti. “Insieme al Monza, il Siena è la squadra candidata a imporsi in questo campionato e noi abbiamo avuto il merito e il privilegio di uscire da questo stadio con un successo. Penso che le gare si possano vincere in tanti modi e che con la voglia si riesca anche a compensare la differenza di valori. La fase della gara che ho apprezzato di più – rivela il mister – è stata quella degli ultimi 25 minuti, quando il Siena attaccava con veemenza e noi abbiamo saputo resistere e soffrire con le unghie e con i denti, ricorrendo a quel lavoro sporco che dà valore a quanto produci“.
Filippi entra poi nello specifico: “Siamo una squadra giovane e le prestazioni incrementano il nostro valore. La nostra fisionomia prevede la ricerca del gioco a viso aperto, ma è chiaro che contro squadre come il Siena non sempre è possibile, per cui bisogna essere anche bravi a limitare le qualità dell’avversario“. E l’Olbia è stata abile e spietata a colpire su palla inattiva: “Lavoriamo tanto sulle palle inattive – prosegue il mister – e il merito va al nostro match analyst Nicolò Selis. Abbiamo colpito su due schemi perfetti“.