Che la partita sia di quelle cruciali, non c’è bisogno di sottolinearlo. Roberto Occhiuzzi, in conferenza stampa, alla vigilia di Olbia-Alessandria (fischio d’inizio alle ore 14:00) tocca i temi più importanti, consapevole che il livello di tensione, nei suoi, ha già inserito il pilota automatico per arrivare al picco nel momento giusto.
È uno scontro diretto a 450 minuti dalla fine del campionato: “Noi guardiamo ai punti ancora a disposizione, che sono 12” premette Occhiuzzi prima di entrare nel merito della sfida. “Questo vuol dire affrontare la prossima partita puntando a conquistare il massimo senza tuttavia cercare il risultato attraverso l’esasperazione. La compattezza del gruppo e la capacità di fare prestazione dimostrata in questi mesi – prosegue – faranno la differenza. C’è un gruppo che si allena sempre con entusiasmo e voglia di stare insieme, di confrontarsi e misurarsi per ottenere il massimo anche in allenamento. C’è un legame speciale nei ragazzi, tutti parlano la stessa lingua. E domani dovremo essere il tutt’uno che siamo diventati“.
L’Olbia arriva all’impegno contro la squadra piemontese dalla sconfitta di Cesena: “Un’ottima prestazione di squadra contro una delle pretendenti al titolo. L’Alessandria verrà al Nespoli con il coltello tra i denti per cercare di accorciare sulla salvezza diretta. Noi abbiamo lo stesso obiettivo: e siamo pronti a questa battaglia“. Sarà una sfida tirata e insidiosa: “Bisogna saper prevedere le complessità che ci saranno, essere pronti a ogni evenienza e scenario. All’avversario dobbiamo rispondere con cattiveria agonistica e con le certezze che abbiamo costruito in questi mesi. Noi sappiamo di poter far male a chiunque, senza presunzione, con concretezza ed equilibrio. Perché le gare si affrontano, non si subiscono“.
Tornano Fabbri, Nanni, Dessena e Sueva; mancherà per infortunio Contini, così come Travaglini, König, Mordini e Gelmi. A Cesena hanno pesato le assenze? “Oggi la squadra ha più certezze e chiunque giochi riesce a mettere le proprie caratteristiche al servizio della squadra. Corti, a Cesena, ha disputato un’ottima gara allungando il gioco, pur avendo lui nell’attacco-spazio le sue migliore qualità. Ma faccio anche l’esempio di Zanchetta che ha guadagnato una maglia da titolare e altri potranno farlo da qui alla fine. Per cui le assenze – ribadisce Occhiuzzi – anche se ci sono, non mi preoccupano: con il San Donato ne avevamo diverse, ma con maturità abbiamo portato a casa il risultato. Ci stavamo riuscendo anche a Cesena, peccato non esserci riusciti, guardiamo avanti. L’errore sul gol? L’abbiamo analizzato e abbiamo lavorato per correggerlo. Ho la fortuna di avere ragazzi intelligenti che quando sbagliano sanno riconoscere l’errore e si impegnano per migliorarsi. Credo che nell’arco di una stagione l’allenatore sia colui che compie più errori di tutti. Non si butta mai la croce addosso a qualcuno, si lavora per diventare più forti“.
Nella sfida con l’Alessandria, il Nespoli può giocare un ruolo da protagonista: “I ragazzi hanno sempre dimostrato di sudare la maglia – chiosa il tecnico -, i tifosi questo l’hanno capito e mi inorgoglisce il legame che si è creato quest’anno tra la squadra e la città. Questa unità deve essere il nostro punto di forza“.