L’Olbia lancia la sfida al Lecco

Determinata a prendersi con gli interessi ciò che ha lasciato a Gorgonzola, l’Olbia si appresta a disputare l’ultimo incontro del 2020 con la rabbia e la consapevolezza di chi sa che l’equilibrio raggiunto (sono cinque i risultati utili consecutivi) può trovare ulteriori conferme e progressioni se contro il Lecco arriverà un’altra buona prestazione. 

AVVERSARIO DI LIVELLO. Ne è convinto anche Max Canzi, il tecnico dei bianchi che all’impegno contro la quarta forza del girone guarda con fiducia e convinzione: “Il Lecco – spiega – è una squadra di ottimo livello e in salute che con merito occupa la quarta posizione in classifica. I numeri dicono che ha un’ottima media realizzativi e che subisce anche poche reti, giocando un buon calcio. Per certi versi, è una squadra simile al Renate, composta da giocatori di qualità e allenata da un tecnico, D’Agostino, che sta facendo e che ho avuto il piacere di allenare quando giocava nel Siena“.

L’ENERGIA DELL’AMAREZZA. Subito in campo per smaltire l’amarezza della vittoria manca contro la Giana Erminio: “L’occasione persa a Gorgonzola ha lasciato certamente un fondo di dispiacere perché avremmo meritato e potuto fare di più. Però ha rafforzato anche la fiducia nei nostri mezzi perché la continuità di risultati positivi è importante. Sappiamo quali sono i nostri pregi e quali i nostri attuali difetti: stiamo lavorando per consolidare i primi e per migliorare i secondi“.

CLASSIFICA DA AGGREDIRE. La penalizzazione di 5 punti inflitta al Livorno ha elevato l’Olbia al di fuori della zona playout: “Sinceramente – commenta il tecnico al riguardo – in questo momento siamo in una fase della stagione in cui la classifica è ancora molto corta e i ritardi ancora accettabili, per cui non faccio caso alle variazioni contingenti. Un paio di risultati positivi pieni ci consentirebbero di avvicinarci alla zona più confortevole della classifica, per cui non pensiamo a speculare sulla classifica. Giochiamo ogni partita con la voglia di provare a giocarcela e a vincerla“. 

REGALI DI NATALE? CI DEVO PENSARE IO. Chiederà qualcosa alla Società nella letterina di Natale? “La barba bianca che vedo quando mi guardo allo specchio ormai mi porta a pensare che Babbo Natale sono io” ironizza Canzi. “Più in generale – precisa – dobbiamo essere noi tutti: non ci dobbiamo aspettare regali da parte di qualcuno, ma essere portatori di soluzioni efficaci per far rendere al meglio gli ottimi giocatori che sono oggi a disposizione. Giocatori che non cambierei con nessun altro perché una cosa cosa è sicura: siamo a credito per quanto abbiamo fatto e dimostrato in questa prima parte di campionato. E quel credito, lo riscuoteremo“. 

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