Conferenza stampa di presentazione per l’allenatore Max Canzi che, completata la rifinitura, ha incontrato i cronisti alla vigilia di Olbia-Teramo, quintultima sfida in calendario nel cammino dei bianchi.
Reduce dal pareggio con il Siena, l’Olbia sfiderà l’avversario abruzzese con l’obiettivo di trovare un successo casalingo che manca dal 22 gennaio, quando i bianchi si imposero di misura sulla Lucchese: ”Arriviamo a questo impegno dopo una partita che avremmo voluto vincere e che, anche per condizioni meteorologiche particolari, non siamo riusciti a portare a casa. Adesso cerchiamo di riprendere il nostro cammino consci che quella con il Teramo è, probabilmente, la partita più importante dell’anno per i risvolti che può dare alla classifica“.
Sarà la prima delle cinque partite finali che chiuderanno la stagione regolare: “Tutte contro avversarie del nostro livello e tutte da giocare per vincere perché i punti saranno ancora più pesanti. Siamo padroni del nostro destino – rimarca Canzi – e abbiamo ancora tutte le carte in regola per raggiungere gli obiettivi prefissati a inizio stagione“. Il Teramo è una squadra che, classifica, andamento e prestazioni alla mano, appare piuttosto simile all’Olbia: “È una squadra che sviluppa bene il gioco offensivo, ben organizzata e dotata di buone individualità. È vero – conferma il tecnico – che, sotto certi aspetti ci soglia, anche per quanto riguarda la mancanza di continuità nei risultati“.
Che Olbia servirà, dunque, per prevalere e conquistare i tre punti? “Anzitutto una squadra che sappia creare e finalizzare di più sotto porta, anche su palla inattiva, mantenendo intatta la ritrovata compattezza difensiva. Il clima che si respira è quello giusto, i ragazzi sanno dove si può e dove si deve arrivare. Due vittorie nel girone di ritorno sono poche? Sì, indubbiamente“ riconosce Canzi che poi entra nel merito: “A fronte di una continuità di prestazioni che mi soddisfa, non essere riusciti a vincere contro squadre del nostro livello è un aspetto negativo del nostro percorso. Questa, però, è la realtà del campionato: un grande equilibrio che si traduce nei risultati e si rispecchia nella classifica“.