L’occasione è ghiotta. Convertire la dose di veleno assunta nel finale di Siena-Olbia in energia positiva e sfatare un tabù.
Statistiche e confronti alla mano, infatti, Teramo-Olbia è una sfida storicamente indigesta per i bianchi che, dal Comunale di Teramo (storico impianto della città, ancora oggi funzionante, ma sostituito dal recente “Gaetano Bonolis”), sono sempre tornati a mani vuote e senza mai incidere sul referto alla voce marcatori.
Il bilancio dei quattro precedenti disputati (tutti in Serie C) recita tre vittorie abruzzesi e un pareggio a reti bianche. Nel primo confronto, risalente alla stagione 1939/40, l’Olbia uscì sconfitta di misura (1-0), mentre la seconda riedizione (1975/76) premiò i locali che si imposero con il punteggio di 2-0. Meglio andò nella stagione successiva, con l’Olbia che portò a casa il punto, chiudendo poi in classifica davanti al Diavolo. L’ultimo confronto, invece, risale alla stagione 1977/78: nell’annata della riforma dei campionati (con la susseguente nascita della C2), i bianchi uscirono sconfitti per 2-0.
Caccia aperta quindi alle prime marcature e, conseguentemente, alla prima vittoria in terra teramana per un’Olbia che ha fame di rivalsa e di punti.
Sabato 20 novembre, alle 14:30.