Olbia Calcio e Pas de Mer per Save the Children

Una maglia speciale per supportare l’attività di Save the Children nel sostegno alla popolazione coinvolta nel conflitto in corso in Ucraina, dove si stima che almeno 800 mila bambini abbiano, in questo momento, urgente bisogno di assistenza umanitaria. 

Olbia Calcio e Pas de Mer hanno deciso di indirizzare la propria collaborazione verso la creazione di una maglia da gara ufficiale con l’intento di promuovere un sostegno concreto al Fondo Emergenze per i Bambini ucraini. Disegnata direttamente dall’azienda di moda olbiese, la maglia sarà indossata dai bianchi in occasione di una delle prossime partite di campionato.

Prodotta da Eyesport, fornitore tecnico dell’Olbia, la maglia sarà realizzata in edizione limitata e messa in vendita, a scopo benefico, in tre versioni:

  • maglia indossata dai calciatori dell’Olbia in occasione della partita di campionato;
  • maglia personalizzabile con il proprio nome e numero;
  • maglia personalizzabile con il simbolo della Pace e la scritta Peace.

Il ricavato della vendita sarà devoluto a Save The Children, Organizzazione internazionale operante da oltre 100 anni nelle aree di crisi dove la vita e il benessere dei bambini sono messi a repentaglio.

La maglia è già acquistabile in modalità pre-order in tutte le sue versioni. Chi fosse interessato, è invitato a scrivere all’indirizzo comunicazione@olbiacalcio.com o a visitare il sito www.pasdemer.com dove sarà possibile acquistare le prime 10 maglie nella versione riportante il simbolo della Pace e la scritta Peace. 

L’IDEA DIETRO LA MAGLIA

Frutto del processo creativo di Pas de Mer, la maglia, del classico colore bianco, nasce con l’idea di riportare in vita lo stile delle divise di calcio prodotte nel corso degli anni Ottanta e Novanta. 

Gli elementi maggiormente iconici del tocco vintage sono la presenza del colletto, i numeri e nomi dei giocatori in versione bold, ma soprattutto un pattern grafico con effetto “vedo non vedo” in all over su tutta la maglia. A fare da contrasto al bianco ci sono il turchese e l’arancione, in rappresentanza dell’acqua e del sole, elementi caratterizzanti della Sardegna. 

Prorompente sul fronte, la scritta Olbia disegnata in chiave ironica in cui spiccano rappresentazioni che vogliono sottolineare l’importanza della storia e della tradizione: un tifoso con la maglia storica, una colonna rotta da un pallone e un calciatore “Atlante” che regge il “calcio” invece del mondo. 

Sul retro, oltre al nome della città e alla data di fondazione della società visibili sul colletto, sopra il nome dei giocatori è presente un verso della canzone S’indattaraiu che vuole essere un augurio in perpetuum per la nostra Olbia: “Salude e gloria, ja ti podes meritare”. 

SAVE THE CHILDREN IN UCRAINA

L’attuale stima dei bambini rifugiati in fuga dall’Ucraina registra numeri agghiaccianti: tra 800 mila e un milione. Ad oggi sono in totale 2 milioni le persone che sono riuscite ad abbandonare il Paese, un numero che non ha precedenti nella storia delle crisi umanitarie. 

Sempre più bambini arrivano da soli in frontiera senza il sostegno della famiglia. Gli operatori di Save the Children impegnati nell’intervento al confine raccontano infatti che alcuni bambini arrivano soli, mandati verso altri paesi da familiari costretti a rimanere in Ucraina, mentre altri hanno perso le loro famiglie nella concitazione della fuga dalle loro case.

Save the Children sta lavorando senza sosta con altre organizzazioni per stabilire procedure per rintracciare i parenti dei bambini arrivati soli e facilitare il ricongiungimento familiare o per mettere in bambini in contatto con la famiglia allargata e i conoscenti in Polonia o nei paesi limitrofi. 

I genitori stanno ricorrendo alle misure più disperate e dolorose per proteggere i propri figli, incluso l’allontanarli da sé e mandarli via con vicini e amici, per cercare sicurezza fuori dall’Ucraina, mentre loro rimangono in patria per proteggere le loro case.

Per i bambini, la separazione dai propri cari può tradursi in un profondo stress psicologico dovuto all’insicurezza, alla paura per le sorti dei membri della propria famiglia e all’ansia da separazione. Aumentano anche i rischi di violenza, sfruttamento, tratta e abusi. Molti di loro viaggiano con i loro fratelli maggiori o con famiglie allargate, vicini o altri adulti di riferimento. Hanno bisogno di protezione e supporto e sono ancora incredibilmente vulnerabili.

Save the Children sta distribuendo cibo, acqua e prodotti igienici ai rifugiati che arrivano al confine tra Romania e Ucraina e nei centri di accoglienza. In Polonia e Romania, stanno fornendo servizi di protezione dell’infanzia, come il supporto mirato per i minori non accompagnati e separati, il supporto psicosociale e l’accesso ai servizi legali.

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