Felice e soddisfatto, ma con la misura di chi fa dell’equilibrio la propria cifra stilistica distintiva. È questo la maschera di Max Canzi al termine della brillante e meritata vittoria che la sua Olbia ha riportato quest’oggi al Nespoli contro la corazzata Carrarese.
Terza vittoria consecutiva e quota 40 punti in classifica: “Una vittoria importante perché arrivata contro una squadra di livello assoluto che soprattutto dalla cintola in su non ha nulla da invidiare a chi occupa le prime posizioni. I ragazzi sono stati bravi a gestire in maniera ottimale la gara. Punteggio stretto per l’Olbia? No, non direi così. È vero che abbiamo creato tanto, però di partite del genere ne ho perse in carriera. All’inizio del campionato, per esempio, girava poco e ci trovavamo nella situazione di dover spiegare pareggi o sconfitte immeritate. Oggi invece siamo qui ad esultare e con merito. La ruota gira sempre e aver vinto 4 delle ultime 5 partite significa dare segnali importanti“.
Sull’inedito tridente Gagliano-Ragatzu-Udoh schierato dall’inizio: “Ci aspettavamo che loro giocassero a due a centrocampo, invece ci siamo ritrovati una Carrarese diversa che ci ha parzialmente costretto a rivedere alcuni movimenti e contrapposizioni. I tre davanti hanno fatto una buona gara, compatibilmente con le difficoltà inattese. Siamo stati bravi a rivedere in corsa le nostre soluzioni. L’ho sempre detto: gli uomini contano più del sistema di gioco“.
Vittorie, punti e ritorno tra i disponibili di giocatori importanti come Cadili e Cocco: “Recuperare il maggior numero di giocatori per lo sprint finale diventa di fondamentale importanza. Nei giorni scorsi è toccato ai giovanissimi dare manforte e stiamo ritrovando anche Gagliano, ma adesso c’è bisogno del contributo del maggior numero di giocatori per ottenere il massimo possibile da questo campionato“. Si apre una nuova fase? “Noi guardiamo all’orizzonte più prossimo, non oltre. Da domani si pensa alla Giana e a come proseguire la nostra marcia“.
In chiusura un commento sul tecnico della Carrarese Silvio Baldini: “Un allenatore per il quale nutro un grandissimo rispetto, che ha un’esperienza e una carriera alle spalle come pochi. Per tanti anni è stato per me un punto di riferimento“.