Contrariato per il risultato finale, Max Canzi commenta con lucidità la gara persa dalla sua Olbia al cospetto di una Reggiana contro la quale, in campo, non si sono visti certamente i 30 punti di differenza in classifica.
“Purtroppo mi trovo a dover inserire sempre lo disco” dice il tecnico in riferimento al fatto che anche quest’oggi la sua Olbia, pur giocando una prova maiuscola, non sia riuscita a fare risultato contro una grande. “E la cosa peggiore – prosegue – è sembrare noioso nel ripetere sempre le stesse cose. Contro un avversario di grande livello, abbiamo giocato una grande partita. Questa sconfitta fa male, ma sono orgoglioso dei ragazzi, hanno fatto tutti una partita di qualità e grande sacrificio, sono stati commoventi“.
L’Olbia ha avuto diverse occasioni per sbloccare la gara: “Sapevamo di avere le armi per fare male alla Reggiana, avevamo preparato la partita in questa maniera. Abbiamo concluso, ma ci è mancata precisione, questo sì. Non ci sono però appunti da fare la squadra che anche in dieci ha dimostrato di essere viva“.
Sul controverso episodio del rigore: “Nasce tutto da una grande palla di Cigarini, poi ci sono giocatori specializzati in quelle situazioni. Arrighini è stato bravo, anche se per me lo sport è un’altra cosa“. Si torna in campo domenica contro l’Imolese: “Si riparte dalla tanta rabbia accumulata oggi per non aver raccolto punti“.