Martedì di conferenza stampa per in casa Olbia con il direttore sportivo Tomaso Tatti che ha voluto fare il punto della situazione per commentare l’ultima settimana di campionato che ha visto l’Olbia subire tre sconfitte consecutive.
Il dirigente bianco apre l’incontro con i cronisti analizzando il momento attraversato dalla squadra: “Non mi aspettavo francamente di raccogliere zero punti nelle ultime tre partite anche alla luce del fatto che, gara di Cesena a parte, la squadra ha offerto prestazioni importanti sia contro l’Ancona che contro l’Entella. Sono convinto che meritavamo di fare risultato in entrambe le partite, ma non ci siamo riusciti perché abbiamo commesso degli errori, specie su palla inattiva, e questo significa che dobbiamo alzare l’asticella in termini di attenzione, una componente essenziale che dobbiamo allenare tutti i giorni in tutti gli allenamenti se vogliamo migliorarci. Si tratta di un requisito mentale che la squadra deve ancora acquisire“. Tatti allarga quindi il discorso al livello del campionato: “Si è capito che in questo torneo nessuno regalerà niente, di conseguenza neanche noi dobbiamo farlo. Lo sanno il mister, lo sa lo staff e lo sanno i giocatori. Questa squadra – prosegue, tornando sulle ultime prestazioni – ha raggiunto una sua precisa identità e sta mettendo in mostra un buon calcio“.
Sulle potenzialità del gruppo, il direttore non ha dubbi: “Anche contro l’Entella, una squadra costruita con grandi mezzi, l’Olbia ha dimostrato di avere valori importanti. Sappiamo di non essere inferiori a nessuno, ma per fare il salto di qualità – rinforza – serve acquisire una mentalità che ci porti a non avere mai cali di attenzione. È possibile che, inconsciamente, abbiamo mollato qualcosa a livello mentale dopo la vittoria sulla Lucchese”. Gli obiettivi stagionali non cambiano, ma Tatti avverte: “È un peccato non vedere questa Olbia dove meriterebbe di stare. È chiaro però che per stare nella parte sinistra della classifica serve un atteggiamento diverso. Questo non significa che sinora abbiamo fatto male, ma che d’ora in poi ogni partita va approcciata e giocata come se fosse una finale playout. In questo modo possiamo raggiungere i playoff, diversamente finiremmo in una zona che non meritiamo per i valori espressi finora“.
Nel corso della conferenza si torna quindi sulle operazioni di mercato concluse nella finestra invernale, a partire da quella che ha portato l’attaccante finlandese Nikolas Saira, presente in sala stampa, a vestire la maglia bianca: “Da tempo il club si è dotato di una rete di scouting che monitora i campionati europei. Siamo vigili a livello internazionale nel monitorare profili che possano fare al caso nostro e quella di Saira è stata un’opportunità che abbiamo voluto cogliere perché si tratta di un giocatore che ha nella rapidità e nell’attacco alla profondità le sue caratteristiche principali. È un giocatore che completa il reparto offensivo a disposizione del mister e soprattutto un ragazzo che si sta dimostrando molto intelligente. Chiaramente avrà bisogno del suo tempo per ritrovare la condizione atletica ottimale, visto che il campionato finlandese si è concluso circa due mesi fa“.
Nel dare un giudizio complessivo, il direttore si dice soddisfatto per come la squadra sia uscita rafforzata dalla finestra dei trasferimenti: “Abbiamo fatto un mercato giusto, dando maggiori opportunità all’allenatore con una rosa ampia che potrà affrontare serenamente le tante partite ravvicinate che il calendario ci impone. La rosa è completa e competitiva, bisogna lavorare sodo per ottenere i risultati che vogliamo. Affollamento a centrocampo? Penso che aiuterà il mister a gestire meglio le risorse e a variare l’assetto tattico. L’abbondanza fa bene: Ladinetti aveva tante richieste ma ha voluto fortemente tornare a Olbia, mentre Perseu è un ragazzo di grande prospettiva che vogliamo valutare anche per il futuro“. E se Finocchi “rientra nelle operazioni di respiro internazionale, voleva rientrare in Italia e dovrà essere bravo a mettersi in mostra“, su Manca il direttore spiega che “si tratta di un’occasione offerta dal mercato che abbiamo voluto fare nostra perché si tratta di un giocatore che ha caratteristiche che possono tornarci utili“.
Si torna quindi alle contingenze di un percorso che domenica proporrà all’Olbia una trasferta ostica sul campo del Gubbio: “È normale che dopo tre sconfitte consecutive, il primo obiettivo deve essere quello di portare a casa un risultato positivo, meglio se una vittoria. L’atteggiamento deve essere quello di una squadra che va a giocare la gara come fosse una finale. Il Gubbio, l’abbiamo visto anche all’andata, è una squadra tosta e non sarà facile. L’Olbia però ha già dimostrato di poter giocare e fare prestazione contro tutti e anche in ambienti caldi“.