Parla il presidente Marino

Giornata di conferenza stampa e di dichiarazioni in casa Olbia. All’indomani dell’ufficializzazione del cambio in panchina con il ritorno di Michele Filippi alla guida dei bianchi dopo l’interregno di mister Carboni, il presidente dei bianchi Alessandro Marino hai incontrato la stampa nel consueto incontro di inizio anno. L’occasione giusta per parlare del recentissimo avvicendamento, ma anche per tracciare un bilancio della prima parte di stagione e al contempo rimettere in evidenza la filosofia aziendale che anima il progetto Olbia. 

CAMBIO DELLA GUIDA. Il motivo principale che sta alla base del cambio di allenatore risiede nella mancanza di risultati, ma ci tengo a precisare che la scelta di Filippi non è una bocciatura di Carboni, persona che stimo come uomo e come tecnico e che con noi purtroppo ha raccolto meno di quanto la squadra avrebbe meritato sul campo. Sono convinto che nove partite senza vittorie non siano in assoluto la chiave per valutare un allenatore, ma per capire l’aria che tira e per provare a favorire quel bisogno psicologico che l’Olbia ha di scrollarsi di dosso negatività e amarezze. Adesso abbiamo davanti a noi 20 partite, resettiamo il passato e ripartiamo con mister Filippi convinti di poter disputare un girone di ritorno all’altezza delle nostre aspettative iniziali anche perché resto fermamente convinto di quello che dissi nel momento in cui interrompemmo il rapporto a novembre dopo la partita con il Gozzano: Michele è un patrimonio del calcio sardo e tecnici giovani e preparati come lui non si trovano facilmente in giro.

COSA NON HA FUNZIONATO. È stata una prima parte di stagione travagliata ed è innegabile che il campo abbia espresso un giudizio difforme da quelli che erano i nostri auspici. C’è qualcosa che non è andato nel verso giusto, ho visto una squadra che si è accesa a intermittenza e, nei giocatori, in momenti diversi della stagione. È chiaro che, in un torneo estremamente competitivo, siamo davanti a un rendimento non sufficiente, ma questi giocatori valgono più di quanto hanno dimostrato, di questo ne sono certo. Ciò che ho chiesto in primis a mister Filippi è di trovare la chiave per tirar fuori tutte le potenzialità della squadra e penso che anche per questo vedremo un tecnico pronto a valutare qualcosa di diverso anche a livello tattico. Nella lunga chiacchierata che abbiamo avuto ieri, una richiesta esplicita l’ho fatta: dobbiamo migliorare la nostra efficacia sulle palle inattive difensive.

OBIETTIVI STAGIONALI. In questo momento la priorità diventa tirarci fuori il prima possibile da questa posizione di classifica e per questo penso che adesso non sia necessario creare aspettative sulla squadra. Sino ad ora l’Olbia non ha dimostrato di essere una squadra da playoff, ma resto convinto che abbia un valore superiore a quello che ha espresso il campo. Adesso è il momento di essere uniti e compatti per portare la nave in acque sicure, poi, cammin facendo, se riusciremo a trovare la costanza e la continuità che invoco, vedremo dove saremo arrivati

MERCATO E FATTURATO. Il progetto Olbia prevede l’attesa e la tutela del talento, dobbiamo credere nelle qualità dei nostri ragazzi e fare in modo che diventino un valore aggiunto. È chiaro che può succedere che su alcuni giocatori questo esercizio non funzioni, per cui è giusto che altri provino a puntare su di loro. Dopo un periodo davvero sfortunato stiamo recuperando Caligara e spero possa essere disponibile per il 20 gennaio, anche se è giusto non affrettare i tempi e andare cauti se serve. Per quanto riguarda i movimenti, posso garantire che chi uscirà verrà sostituito adeguatamente nel rispetto della coerenza e delle idee della società: non è pensabile spendere la totalità del fatturato in monte ingaggi e questo è uno dei difetti atavici della Serie C che porta a quelle situazioni societarie di estrema criticità che purtroppo sono sempre di attualità. Penso che la spesa non dovrebbe superare il 60%, come avviene in Serie B.

COERENZA E CRITICITÀ SISTEMA. Oggi vediamo squadre sull’orlo del fallimento falsare di continuo i campionati ed è vergognoso che ancora non si sappia chi riuscirà ad arrivare alla fine, quali partite saranno validate e quali saranno gli effettivi punti in classifica. Noi come Olbia continueremo a batterci perché la Lega adotti soluzioni che rendano il sistema realmente sostenibile continuando a credere nelle nostre idee e a portarle avanti in ogni sede, ma è chiaro che a tutto c’è un limite e che se mi renderò conto che preverranno posizioni di immobilismo di fronte a questo schifo, sono pronto a fare un passo indietro. Perché le regole esistono e solo se rispettate da tutti è possibile dare vita a una competizione sportiva ad armi pari.

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