Nessuna medicina migliore dell’immediato ritorno in campo dopo una sconfitta. Lo sanno bene i ragazzi di Mereu, ritrovatisi questo pomeriggio alla Basa per avviare la mini-preparazione all’incontro in programma sabato 24 marzo al “Nespoli”, quando alle 14:30 avrà inizio la super sfida Olbia-Alessandria. Per i bianchi, un avversario di prestigio per rimettersi subito in gioco dopo il 3-0 subito sul campo della Giana Erminio.
Non inganni la classifica, infatti. L’Alessandria stanzia attualmente attorno alla quinta posizionecon 4 punti in più de bianchi, ma a pesare su una classifica certamente deficitaria rispetto ai pronostici della vigilia, c’è un girone d’andata vissuto in una prolungata crisi di risultati, superata ottimamente con l’avvento in panchina del tecnico Marcolini. Insediatosi sulla panchina grigia lo scorso 21 novembre, con la sua guida l’Alessandria ha perso solo all’esordio con il Piacenza, inanellando in seguito una serie di risultati utili lunga 13 partite (10 vittorie e 3 pareggi), a cui va aggiunto il cammino trionfale in Coppa, che la formazione piemontese contenderà alla Viterbese nella finale.
Nell’ultimo turno, i grigi hanno letteralmente rullato un avversario di tutto rispetto come la Carrarese, uscita sconfitta dal “Moccagatta” per 5-0. L’Olbia è dunque consapevole che per fare risultato e vendicare il 4-0 subito all’andata sarà necessario tornare a martellare i ritmi e l’intensità messe in mostra con spirito e sacrificio nel derby vinto contro l’Arzachena, quando a fare la differenza furono la fame e la voglia di conquistare la vittoria davanti a un “Nespoli” concretamente dodicesimo uomo in campo.
Le pile si stanno ricaricando e lo stomaco non è sazio di punti e vittorie. Certo, l’Alessandria è forte, ha un organico di prim’ordine e una forza d’urto che può essere devastante, ma non può e non deve fare paura. L’Olbia ha le proprie armi, le proprie certezze che hanno sinora dimostrato di essere valide ed efficaci contro qualsiasi tipologia di avversario. Affilate e ripassate a dovere, saranno utili per superare un banco di prova, l’ennesimo per i giovani e battaglieri Guardiani del Faro, determinati a chiudere il discorso salvezza e consapevoli che, per alzare la proverbiale asticella, si deve passare da nuove prestazioni convincenti e vincenti.
Anche contro avversari che, sulla carta, sembrano proibitivi.