Positiva e di grande impatto l’avventura in Asia per i dei due giocatori dell’Olbia Yuri Senesi e Mattia Muroni, aggregati al Cagliari in occasione della 18ª edizione del Citi Soccer Sevens, torneo internazionale giovanile Under 23 di calcio a 7 che si disputa a Hong Kong.
Per la prima volta partecipava alla manifestazione una squadra italiana e i due olbiesi sono stati assoluti protagonisti ai fini del raggiungimento dell’ottimo sesto posto finale della squadra rossoblù. Nelle gare del girone disputate ieri sabato 27 maggio, Senesi (su assist di Muroni) ha timbrato la vittoria nella terza partita contro il Rangers Glasgow, decisiva ai fini della qualificazione. Nei primi due incontri erano arrivati due pareggi: 1-1 contro l’HKFA Red Dragons (assist di Senesi sul gol di Camba) e 0-0 contro l’FC Hong Kong.
Nella giornata di oggi, invece, si sono disputate le fasi finali. La sconfitta nei quarti per 3-0 contro il Aston Villa ha portato il Cagliari a giocare per i piazzamenti: vittoria per 1-0 contro l’HKFC Captain’s Select, poi sconfitta per 2-0 contro il West Ham con i rossoblù che hanno così chiuso la manifestazione al sesto posto. La vittoria finale è andata invece al Leicester che ha vinto per 3-1 il derby britannico contro l’Aston Villa.
Questo il commento di Yuri Senesi al termine della manifestazione: “È stata una settimana molto bella. Il torneo è di buon livello, con squadre importanti e vivere un’esperienza nuova lontano da casa è sempre stimolante. Ci abbiamo messo un po’ ad adattarci a giocare a 7 e nelle prime partite del girone abbiamo faticato anche per via del caldo e dell’assenza del fuorigioco. Hong Kong mi è piaciuta molto, città bella e affascinante, molto diversa dall’Italia sia nella quotidianità che a livello calcistico“.
Sulla stessa lunghezza d’onda Mattia Muroni: “La reputo un’esperienza sicuramente positiva, ci siamo confrontati con squadre di buon livello in partite durante le quali bisognava stare sempre sul pezzo e molto concentrati. Abituarci a giocare a 7 non è stato semplice: serviva grande attenzione per occupare bene tutti gli spazi e si giocava quasi a uomo. Di Hong Kong mi ha stupito molto la cucina, molto speziata!“.