Un pareggio dolce amaro ferma l’entusiasmante rincorsa dell’Olbia verso i playoff, ma restituisce al calcio la purezza dello spettacolo e a tutti i tifosi olbiesi e sardi la certezza che questa Olbia ha un cuore, un carattere e un talento davvero immensi.
Ne è consapevole mister Canzi, quando nel post partita di Olbia-Novara 3-3, commenta la prestazione dei suoi ragazzi che fino all’ultimo hanno provato a regalarsi e a regalare a tutti un sogno: “Un pareggio da infarto? Sì, ma volevamo vincere. E se non ci siamo riusciti è perché davanti avevamo un’ottima squadra che aveva lo stesso nostro obiettivo. E due punti in più in classifica“.
L’Olbia ha rimontato tre volte il Novara e nel finale sfiorato in tre occasioni il gol del sorpasso. Per il tecnico non c’è rabbia, ma una solida certezza: “Come potrei? Abbiamo giocato la nona partita in 28 giorni, credo sia un record. Oggi abbiamo dato tutto chiudendo sui gomiti, recuperando per tre volte un avversario come il Novara e allungando ancora la striscia di risultati positivi. Di questi ragazzi non posso che essere fiero“. Chi ha visto la gara di oggi ha avuto davanti uno spettacolo bello, intenso e imprevedibile: “Noi siamo scesi in campo consapevoli di dover vincere per forza quindi era normale scoprire un po’ il fianco all’avversario. I gol che si subiscono sono quasi sempre evitabili, oggi ne abbiamo subito due a difesa schierata e uno dopo una transizione del Novara. Li rivedrò con calma“.
L’Olbia manca i playoff per i troppi pareggi (17)? Canzi risponde con una battuta: “Sì, con il mio staff ce lo siamo detti spesso: se avessimo vinto tutte le partite saremmo stati primi…Scherzi a parte, dopo la vittoria sulla Carrarese avevo chiesto alla squadra di finire la stagione senza seminare rimpianti sul cammino. Di potersi guardare allo specchio alla fine e poter di aver dato tutto per raggiungere i playoff: direi che ciascun giocatore, oggi, può camminare a testa alta per quello che hanno fatto“.
Ora l’ultimo capitolo con il Grosseto, poi si penserà al futuro: “Per me Olbia è la prima scelta perché in questi anni in Sardegna mi sono sentito amato e apprezzato. E a questa società devo tanto: nel momento più difficile mi ha dato quella forza e quella serenità che io poi ho trasmesso a tutti i ragazzi. Siamo riusciti a fare un ottimo campionato e a far appassionare i tifosi. E questa è la cosa più bella“.