Forse un pizzico d’amaro in bocca resta. Perché si arrivava da quattro vittorie consecutive, perché il Grosseto è caduto contro l’Ostiamare e infine perché in fondo, in campo, l’Olbia ha dato dimostrazione di poterlo vincere questo derby. Ciò nonostante il pareggio colto contro un’Arzachena che non ha regalato nulla e che ha disputato una delle migliori prestazioni stagionali, mantiene un importante valore che porta con sé la certezza di tenere dietro in classifica gli smeraldini e di essere in vantaggio negli scontri diretti. Sottolineando, infine, come sia stato inanellato il decimo risultato utile consecutivo. Un segnale, anche questo, di grande maturità e continuità.
In un “Pirina” gremito e festante (numerosa la rappresentanza olbiese che ha incitato e sostenuto la squadra per tutti i 90′), Molino e Sanna hanno messo il proprio nome nel tabellino decretando per le statistiche un pareggio all’insegna del gol in contropiede. A sbloccare la gara il capitano olbiese che, imbeccato da una geniale verticalizzazione di prima di Mastinu, trafigge Ruzittu con un preciso piatto destro all’8′. Al 28′ la risposta dei padroni di casa con Sanna, abile a eludere il muro composto da Dametto e Miceli con uno scatto di trenta metri concluso da un diagonale imparabile.
Due diverse scuole di pensiero si scontrano in campo. L’Olbia non rinuncia al gioco fluido fatto di fraseggi e contrappunti esaltato dal piede zuccherato di Cossu, l’Arzachena mette dentro tutta la propria cattivera agonistica facendo leva sulla grande fisicità di Branicki. Cronaca e orologio dicono però di un’Olbia più pericolosa e padrona del campo: al 40′ e al 46′ (del secondo tempo) Mastinu ha sul destro e sul sinistro l’opportunità di riportare davanti i suoi, ma strozza troppo prima e conclude addosso a Ruzittu poi.
E’ comunque un segnale che i bianchi premono per cercare il sorpasso. Cossu premia la spinta dei terzini, Geroni dirige e stoppa l’iniziativa avversaria, ma al 69′ Piredda gaudagna il secondo giallo per un fallo a centrocampo. L’Olbia resta così in dieci uomini negli ultimi 20′ di gioco: nei primi 10′ cerca comunque il colpaccio sfruttando la freschezza di Caboni, poi la sofferenza sulle palle lunghe e sulle spalle larghe delle due punte smeraldine, inducono Mignani a difendere il risultato. L’Arzachena prova a sfondare per vie centrali sfiorando il gol, ma Dametto e Ciotti si oppongono provvidenzialmente.
L’uscita di Cossu accompagnata da un lungo applauso anticipa i 3′ di recupero che non cambiano il risultato. L’Olbia sale a quota 51 punti in classifica agganciando la Torres. Si va alla seconda pausa forti di aver consolidato la presenza nella zona playoff e determinati a ritrovare, il 3 aprile, i 3 punti contro il Cynthia.