Si decide tutto in una manciata di secondi. Arrighini e Travaglini scappano verso la porta sul lancio di Cigarini, il difensore è in vantaggio nella protezione, ma l’attaccante sguscia e si lancia platealmente in area cadendo rovinosamente a terra. Il direttore di gara ci pensa un attimo e poi decide: calcio di rigore e rosso per il difensore bianco. A trasformarlo, al 73′ di gioco, è Lanini che incrocia bene vanificando la giusta intuizione di Ciocci. La curva ospiti esplode di gioia, il pubblico del Nespoli di indignazione. L’Olbia, in campo, non molla nemmeno di un centimetro e, anche in inferiorità numerica continua a dare del filo da torcere alla Reggiana di Diana, la corazzata a doppio strato del girone, apparsa tuttavia in Sardegna, piuttosto vulnerabile. Ma la partita è ormai indirizzata.
Perché l’Olbia, per quanto visto in campo e per occasioni costruite, è stata superiore all’avversario emiliano. A gridare vendetta, l’imprecisione sulle conclusioni che hanno tenuto inchiodato il punteggio sullo 0-0 laddove invece i bianchi avrebbero meritato il vantaggio. Per i virtuosismi di Ragatzu mai fini a se stessi, per l’equilibrio garantito da Ladinetti, per la balistica di Biancu che non trova lo specchio per questione di centimetri. La Reggiana risponde con un plateale gol di mano segnato da D’Angelo al 36′: l’esultanza del centrocampista granata si spegne sul giallo mostrato dal direttore di gara.
Nella ripresa lo spartito cambia con la Reggiana che prova, senza troppo costrutto, a fare la partita e l’Olbia che cerca di far male sulle ripartenze. Diana al 58′ gioca le carte alte di cui dispone in panchina (Cigarini, Lanini e Libutti), Canzi risponde con l’inserimento di Chierico per Ladinetti. Al 65′ Biancu strappa alla sua maniera e arriva sulla trequarti scaricando un sinistro che si spegne di pochissimo a lato della porta difesa da Venturi. La Reggiana non crea e soprattutto non tira mai verso la porta difesa da Ciocci, per cui quando al 72′ il signor Acanfora decide per il calcio di rigore e l’espulsione di Travaglini, gli emiliani tirano un sospiro di sollievo. La sorte sorride e Lanini dal dischetto non sbaglia.
In dieci e con tanta rabbia in corpo, l’Olbia mette alle corde la Reggiana: Biancu all’87’ non è preciso dal centro sinistra dell’area, poco dopo Saira riesce a liberarsi per il tiro ma trova l’opposizione provvidenziale della difesa. I quattro minuti di recupero non cambiano le sorti. La Reggiana porta a casa punti e festeggiamenti, l’Olbia tanta amarezza e gli applausi dei suoi tifosi.
TABELLINO
Olbia-Reggiana 0-1 | 27ª giornata
OLBIA: Ciocci, Emerson, Pisano, Travaglini, Arboleda (74’ Belloni), Lella (86’ Occhioni), Ladinetti (66’ Chierico), Pinna S., Biancu, Udoh (86’ Saira), Ragatzu. A disp.: Barone, Van der Want, Sanna, La Rosa, Perseu, Mancini, Manca. All.: Max Canzi
REGGIANA: Venturi, Cremonesi, Rozzio, Camigliano, Guglielmotti (59’ Libutti), Sciaudone, D’Angelo (59’ Cigarini), Neglia (68’ Rosafio), Contessa, Arrighini (76’ Muroni), Zamparo (59’ Lanini). A disp.: Voltolini, Marconi, Luciani, Porcino, Muroni, Scappini. All.: Aimo Stefano Diana
ARBITRO: Marco Acanfora (Castellamare di Stabia). Assistenti: Mauro Dell’Olio (Molfetta) e Marco Belsanti (Bari). Quarto ufficiale: Claudio Petrella (Viterbo)
MARCATORE: 73’ rig. Lanini
AMMONITI: 24’ Ladinetti, 36’ D’Angelo (R), 52’ Pinna S., 57’ Guglielmotti (R), 64’ Emerson, 83’ Camigliano (R)
ESPULSO: Al 72’ Travaglini per fallo da ultimo uomo
NOTE: Recupero: 0’ pt, 4’ st. Spettatori: 903 (di cui 243 ospiti). Incasso: € 5720,88.