Per mister Filippi è tutt’altro che semplice trovare le parole per dare una spiegazione al ko interno contro il Cuneo. “Una partita surreale” è il primo commento del tecnico, presentatosi in sala stampa per rispondere alle domande dei cronisti. “Mi ritrovo anche oggi a commentare una prestazione che nel complesso è stata positiva ma nella quale, contrariamente a quanto avevo auspicato alla vigilia, abbiamo nuovamente peccato di concretezza e attenzione rendendo vani gli sforzi. Abbiamo costruito e sprecato numerose occasioni per segnare e vincere la partita, subendo invece due reti per errori individuali su palle del tutto innocue. È chiaro che non è pensabile che le cose possano andare sempre così, ma non conosco strade diverse da quelle del lavoro. Bisogna reagire alle difficoltà con equilibrio e razionalità“.
Il tecnico analizza poi in maniera più profonda l’andamento dell’incontro: “Nel primo tempo abbiamo controllato e dominato sia sul piano del possesso che su quello del gioco e penso che l’1-0 ci stesse stretto. All’inizio della ripresa c’è stata la reazione del Cuneo, ma non abbiamo concesso né tiri in porta né calci d’angolo, poi con l’inserimento di Pennington abbiamo ritrovato equilibrio e siamo andati vicini al raddoppio in un paio di circostanze. Faccio fatica a trovare un senso a una sconfitta arrivata dopo una nostra clamorosa occasione da rete fallita, ma evidentemente quello che facciamo non basta. C’è da essere più bravi, i ragazzi devono imparare a gestire tutti i momenti della gara in funzione delle proprie ambizioni. Per diventare giocatori importanti bisogna imparare ad ammazzare le partite e la crescita non può non passare da una presa di responsabilità“.
Sulla condizione fisica dei nuovi arrivati: “Il nostro lavoro settimanale presuppone ritmi elevati e allenamenti intensi e tutti stanno raggiungendo velocemente standard soddisfacenti. I cambi? Forse potevo anticipare l’ingresso di Peralta, ma la squadra stava bene ed era in totale controllo della partita. Ora testa all’Alessandria per la sfida di mercoledì, ci sarà bisogno del contributo di tutti” anticipa il tecnico interrogato su un possibile turnover.
Resta una profonda amarezza, ma la ferma convinzione di non dover cercare alibi: “Le parole stanno a zero, bisogna incidere nella realtà e negli eventi che si giocano per non buttare all’aria tutto quello che si costruisce con lavoro e professionalità. Non ci sono scorciatoie. L’Olbia è un’opportunità e va colta“.